Piero Di Lorenzo firma il progetto Pronat con CNR e Unitus
Dalla natura benefici per la salute e per le casse dell’Unitus.
Al rettorato è stato firmato il protocollo del progetto Pronat sull’identificazione di agenti bioattivo di origine naturale. Alla firma il capodipartimento del Miur Marco Mancini, il presidente del Cnr Massimo Inguscio, l’ad del consorzio Cnccs Piero di Lorenzo, il deputato del Pd Giuseppe Fioroni, tra i fautori del progetto, e il rettore Alessandro Ruggieri.
Il progetto è stato finanziato dal Cipe con sei milioni di euro e si svilupperà attraverso la collaborazione di Cnr, Cnccs di Piero Di Lorenzo e Unitus.
“Un progetto da sei milioni di euro – ha detto l’ex ministro Fioroni – ha sicuramente un grande significa per il nostro ateneo e avvia la strada a un percorso di ricerca che consentirà a università, Cnr e consorzio Cnccs di guardare in prospettiva. Alla fine di questa ricerca avremo acquisito potenzialità e risultati. Mi auguro quindi che dopo oggi si stabilisca un contatto con il presidente della Regione Lazio Zingaretti, affinché anche loro abbiamo l’opportunità di partecipare”.
L’ex ministro lancia un segnala alla Regione non solo per il progetto Pronat: “Mi auguro che questa collaborazione possa consentire di far nascere un centro di ricerca a Palazzo Doria Pamphilj”.
Il progetto presentato questa mattina si propone di costituire una collezione di prodotti naturali provenienti dalle attività di ricerca afferenti al Cnr e altri partner accademici come fonte di molecole attive. Tale collezione verrà utilizzata per la identificazione di nuovi principi attivi in diversi sistemi biologici.
Dei sei milioni di euro destinati al progetto Pronat dal Cipe arriveranno ai dipartimenti della Tuscia circa cinquecentomila euro. Destinati a studi specifici.
“L’università e tutto il corpo accademico – ha concluso il rettore Ruggieri – deve ribaltare totalmente il concetto di ricerca tradizionale, mettendosi al servizio delle aziende. Dobbiamo riuscire a rendere funzionali le nostre ricerche all’obiettivo che il sistema delle imprese vuole raggiungere. E in questo sta la base del progetto che abbiamo sottoscritto oggi”.
Piero Di Lorenzo: Collaborazione Case Farmaceutiche e Università
“Il rapporto di collaborazione tra le case farmaceutiche e le università – ha evidenziato Piero di Lorenzo, amministratore delegato del CNCCS – deve essere molto intenso. Dobbiamo cambiare la mentalità italiana che nelle Università si studia e si fa applicazione e dei soldi si occupano le industrie. E’ sbagliato perché non si valorizza il lavoro delle Università. Occorrono invece questi tipi di intervento”.